Digitale sì, ma facoltativo - iniziativa svizzera per la libertà (ID-e) - video dei “Schweiz-Macher”

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23.10.2025 | www.kla.tv/39207

Care cittadine e cari cittadini, cari “artefici della Svizzera”, immaginate di andare a votare e di scoprire solo dopo di cosa si trattasse davvero. È esattamente quello che è successo domenica scorsa. Abbiamo votato sull’identità elettronica e quindi anche su qualcosa che quasi nessuno conosce: il portafoglio SWIYU. Nei miei sondaggi, persino alla SRF, quasi nessuno sapeva cosa fosse veramente questo portafoglio. Ma è la chiave digitale senza la quale l’identità elettronica non funziona affatto. La domanda L’identità elettronica è un cavallo di Troia? Siamo onesti, chi di voi sa davvero come funziona questo portafoglio? A cosa serve? Solo per la carta d’identità o c’è dell’altro dietro? Alcuni dicono che l’E-ID sia solo un cavallo di Troia, un modo per portarci tutti a un portafoglio. Cosa è vero? È proprio quello che andiamo a vedere ora. Prospettiva Digitale sì, ma facoltativo! La legge Nella legge, il portafoglio è menzionato, ma in modo così vago che la maggior parte non lo nota nemmeno leggendo. In realtà è semplice: il portafoglio è un portamonete digitale sul cellulare. Lì si possono memorizzare carte d’identità, biglietti o autorizzazioni. Sembra pratico, ma è proprio qui che nasce la domanda decisiva. Chi controlla il portafoglio controlla l’accesso a tutte queste cose. La funzione Come funziona concretamente il portafoglio? Immagina: la tua patente di guida, la tua tessera studentesca, il tuo biglietto dei trasporti pubblici. Tutto può essere memorizzato nel portafoglio. Se qualcuno vuole sapere qualcosa di te, ad esempio, la tua età per entrare al cinema, lo chiede al portafoglio e il portafoglio fornisce solo quell’unica informazione, non tutti i tuoi dati. In realtà è una buona idea, finché resta davvero limitato a documenti e biglietti. Il pericolo Ma cosa succede se il portafoglio non viene usato solo per i documenti, ma anche per il nostro denaro? Allora improvvisamente ogni pagamento passerebbe attraverso questo unico sistema. Oggi non è ancora scritto così nella legge, ma non c’è neppure un limite chiaro che lo escluda per il futuro. Ed è proprio qui che risiede l’incertezza. Saremo in futuro controllati o guidati attraverso le finanze? Potremo ancora usare liberamente contanti, bitcoin o altri valori oppure un giorno la politica deciderà che sarà permesso solo il denaro digitale tramite il portafoglio? La legge non ci dà alcuna certezza in questo senso. Non esclude che il portafoglio possa un giorno essere usato anche per il controllo, fino al congelamento dei fondi o a prelievi automatici attraverso interessi negativi. Il passo verso l’espropriazione non sarebbe allora molto lontano. Già nel 2014 Christine Lagarde disse all’FMI: «Probabilmente dovremo scendere profondamente in territorio negativo, ma ciò funziona solo in un mondo senza contanti.» Che cosa significherebbe concretamente per la nostra vita quotidiana? Vediamolo insieme. La sorveglianza Immagina: solo il denaro digitale è considerato ufficialmente sicuro. È già l’argomento usato oggi da organizzazioni internazionali, perché il denaro digitale può essere tracciato senza lacune. Naturalmente si dice che sia solo per la tua sicurezza, per prevenire il denaro nero e il riciclaggio. Ma cosa succede se le banche, messe sotto pressione, accettassero soltanto questo denaro “sicuro”? Allora i commercianti sarebbero costretti ad adattare le loro casse al sistema del portafoglio, che se lo possano permettere oppure no. Chi non partecipa rischia di perdere la propria attività. La Svizzera sta già testando il cosiddetto Wholesale- la valuta digitale CBDC, denaro digitale della banca centrale per le banche e il commercio, non ancora per noi cittadini, ma il prossimo passo è vicino. Così si creerebbe un circolo in cui tutti sono vincolati. Lo Stato concede licenze bancarie solo se le banche accettano il sistema del portafoglio digitale. Le banche obbligano i commercianti a far passare i pagamenti solo attraverso il portafoglio. E anche tu, come cliente, non avresti più scelta. Senza portafoglio: niente pagamenti, niente stipendi, niente prestazioni sociali. Così appare questo circolo. Chiunque, dallo Stato alle banche, dai commercianti fino ai clienti, sarebbe vincolato a questo sistema. E cosa significa per i tuoi contanti, il tuo oro o i tuoi bitcoin? Forse li possiederai ancora, ma nella vita quotidiana sarebbero difficilmente utilizzabili. Sarebbe come avere un quadro prezioso appeso al muro, bello da vedere, ma inutile se non puoi venderlo. Le conseguenze Se portiamo questo circolo fino in fondo, avrà conseguenze enormi per tutti noi. Nessuna vera libertà di scelta. Ognuno di noi sarebbe obbligato a usare il portafoglio, che lo voglia o no. I pagamenti potrebbero essere bloccati o limitati. Un clic e il tuo denaro è congelato o utilizzabile solo per certe cose. I commercianti sarebbero sotto pressione. Ogni negozio dovrebbe installare nuove casse costose compatibili con il portafoglio. Chi non potesse permetterselo dovrà chiudere. Ci sarebbe uno spostamento di potere. I piccoli negozi continuerebbero a scomparire. Le grandi aziende internazionali prenderebbero il loro posto. Un controllo totale sarebbe possibile. Ogni pagamento, ogni acquisto, ogni trasferimento sarebbe tracciabile in qualsiasi momento. Vedete, non si tratta più solo di una carta d’identità digitale. Base del sistema di guida. Parliamo della base di un sistema che può controllarci, espropriarci e guidarci. Passo dopo passo, tutto legalmente. Il silenzio Perché il Consiglio federale e il Parlamento non hanno spiegato apertamente quale ruolo giochi realmente il portafoglio? Perché la discussione sarebbe allora diventata del tutto diversa. In tutto il mondo vediamo la stessa tendenza. I portafogli e il denaro digitale sono in ascesa. La Svizzera non è spettatrice, ma in prima linea. Tutto finanziato con i nostri soldi. La SECO, il nostro Segretariato di Stato per l’Economia, è persino cofondatore della "Better Than Cash Alliance" internazionale, che vuole ridurre progressivamente l’uso del contante. Ma proprio su questo punto la popolazione è stata informata pochissimo. Molti media non hanno praticamente trattato l’argomento, sebbene avessimo già presentato un ricorso formale prima della votazione e informato tutte le redazioni rilevanti. Solo pochi, come la Weltwoche, ne hanno parlato. Il restante ha preferito tacere. Il ricorso elettorale Abbiamo presentato un ricorso, perché la popolazione non è stata informata in modo trasparente sul portafoglio SWIYU al momento della votazione. Se questo ricorso avrà successo in tribunale, resta incerto. In passato, casi del genere sono stati accolti solo raramente. Proprio per questo non dobbiamo affidarci unicamente ai tribunali. Una regola chiara nella Costituzione federale può proteggerci dagli abusi in modo duraturo. La salvezza Il portafoglio non deve mai diventare uno strumento di sorveglianza e di controllo. Per questo chiediamo che nella Costituzione il suo abuso venga escluso. La facoltatività dell’identità digitale deve rimanere garantita. Per questo creiamo un nuovo paragrafo nella Costituzione, l’articolo 13a, e vi definiamo l’ambito dell’identità elettronica. Oggi abbiamo depositato un’iniziativa popolare federale presso la Cancelleria federale. Essa deve garantire che il portafoglio non possa essere abusato, e che il nostro denaro rimanga protetto. Sostieni ora l’iniziativa popolare «Digitale sì, ma libero» per un futuro digitale sicuro e facoltativo. Donare 100 franchi è tanto per molti, ma perdere tutto – denaro e libertà – sarebbe una catastrofe. Abbiamo bisogno di un budget di 150.000 franchi. Siamo in tanti, e in molti possiamo, con piccoli contributi, ottenere grandi risultati. E non pensare: « Lo faranno gli altri. » Perché se tutti pensano così e non raccogliamo i soldi, sarà la fine. Unus pro omnibus, omnes pro uno – uno per tutti, tutti per uno. Contribuisci finanziariamente o con il tuo sostegno alla riuscita. Ogni franco, ogni mano conta. Ti invieremo volentieri anche il testo costituzionale ufficiale, su richiesta. Basta scrivere a richard.koller@schweiz-macher.ch . Non appena il testo costituzionale sarà stato approvato dalla Cancelleria federale, lo pubblicheremo sul nostro sito web www.schweiz-macher.ch Comunicaci nei commenti cosa sapevi e cosa non sapevi. In basso, nella descrizione, troverai anche molte altre informazioni. Diventa anche tu un artefice della Svizzera, annunciati già ora per ricevere il foglio per le firme. Iscriviti alla nostra newsletter e abbonati a questo canale attivando la campanella. Se questo contributo ti è piaciuto, lasciaci un like. E soprattutto, condividi questo contributo con tutte le persone che conosci. Molti non sanno ancora cosa si nasconde davvero dietro il portafoglio digitale. La domanda finale E ora la domanda finale: Avreste votato nello stesso modo domenica scorsa se aveste saputo tutto questo? Rimanete vigili. Grazie.

di Richard Koller, Schweiz-Macher

Fonti/link: https://www.youtube.com/watch?v=OzWU1IpoBy0