Intervista con Dr. Ostinelli: scienziati censurati e mascherina

02.04.2021 | www.kla.tv/18380

Questo testo è stato generato automaticamente Grazie a tutti. Grazie a tutti. Per tutte le tematiche, chiamiamole così, scientifiche, medico -scientifiche, di ricerca, esiste sempre un dibattito, cioè non c' è una posizione unica dominante. Dobbiamo analizzare un po' questo aspetto, perché se guardiamo quello che è passato molto nei media, soprattutto i mass media più importanti, fanno sostanzialmente passare come se dietro la questione Covid c' è un unico pensiero giusto e in effetti per magari screditare e quindi far anche tacere quella parte scientifica che è sempre esistita per tutte le problematiche, si sono introdotti, soprattutto anche sui social network, dove le due problematiche magari escono più facilmente. Grazie a tutti. Grazie a tutti. Grazie a tutti. Grazie a tutti. Grazie a tutti. Grazie a tutti. Grazie a tutti. Grazie a tutti. Grazie a tutti. Grazie a tutti. Grazie a tutti. Grazie a tutti. Grazie a tutti. altri modulatori del sistema immunitario che frenavano l' iperinfiammazione e qui c' è tutta una branca della medicina, della farmacologia che lavora attraverso gli anticorpi che modulano l' iperreattività del sistema immunitario nelle malattie autoimmuni. Per cui ecco, la conoscenza arriva da tutto questo, arriva dagli ospedali, dai medici e tutto questo viene divulgato grazie a quello che sono oggi, sì, le riviste scientifiche ma poi si è creato tutto un meccanismo informatico di centralizzazione di informazione dove gli studi arrivano prima sul web che poi sulla stampa dei giornali. I giornali che possono essere chiaramente poi visti, anche questa è stata una cosa molto corretta, trovo tutta una serie di studi che venivano pubblicati, erano sempre visibili gratuitamente a tutti, proprio perché la tematica Covid ha prodotto una quantità di studi rapidamente per riuscire ad avere sempre più informazioni su questo virus, su questa malattia e quindi le varie metodologie di cura. Bene, grazie. La prossima domanda riguarda la prevenzione. Come valuta lei l' utilizzo della mascherina chirurgica? In quali luoghi consigliate? Per cui è consigliabile e per quale categorie di persone? E come dobbiamo indossarla e utilizzarla correttamente? Allora, sulla questione mascherine è veramente una cosa lunga. Io ho inoltrato in questi giorni di dicembre una petizione al nostro governo ticinese allegando tutta una serie di studi anche su quella che è l' utilità delle mascherine. E quindi, ecco, è qualcosa che è molto lungo da spiegare. Chiaramente la mascherina serve dagli operatori sanitari quando devono sostanzialmente approcciarsi alle persone malate. Chiaramente lì serve una mascherina che è molto protettiva, perché può proteggere facilmente la mascherina chirurgica per un battere, ma per dei virus, ecco, se bisogna affrontare persone gravemente malate, e un medico, un infermiere, deve in sicurezza aiutarlo, bisogna avere delle misure che diano con certezza la protezione a questo virus. Le mascherine chirurgiche, per quello che è la grandezza del virus e della maglia del tessuto protettivo, è insufficiente. Anche perché ci sono delle possibilità in cui il virus può entrare o uscire da quello che sono gli spazi che si creano attorno alla bocca. Quindi bisogna avere dei meccanismi più aderenti con delle maglie. Che permettano una chiusura più efficace su quelle piccole particelle, che sono nanometri di virus. Detto questo, lì si conosce bene una letteratura scientifica sulle possibilità di prevenzione da infezioni. È chiaro che poi adesso è successo che anche al popolo è stato proposto di mettere la mascherina. Nella prima fase pandemica, di primavera, sostanzialmente non era stato proposto, anche perché c' erano dubbi, soprattutto sulla capacità della gente, di gestire la mascherina. La questione è cambiata a inizio giugno, quando è uscito uno studio sull' Anset. E oggi, in modo molto critico, questo studio è stato rivisto. E si è visto che questo studio, che ha dato poi il là al dire no, anche a livello comunale, e che in modo molto comunitario va estesa la mascherina, perché aiuta a impedire la diffusione del virus, oggi, rivisto questo studio, si vede che forse è stato anche lì un po' troppo esagerato la valutazione di quegli studi che sono serviti per costruire questa meta -analisi. E soprattutto ci si è accorti che questi studi usati per dare poi il là a dire usate tutti la mascherina, sostanzialmente erano la maggior parte di questi 29 studi analizzati erano tutti studi basati sulle situazioni ospedaliere, sulle situazioni dei medici e quindi questo medici o infermieri e quindi era un po' forviante. Ad oggi c' è un unico grande studio ed è lo studio danese uscito ad agosto anzi uscito recentemente ottobre ma per due o tre mesi non hanno trovato un editore che volesse pubblicare questo importante studio dove hanno seguito dei pazienti per dei mesi, 6. 000 pazienti e hanno visto che usare o non usare la mascherina non fa tanta differenza sul rischio infettivo. In luoghi aperti si può ancora discutere quello che è i luoghi chiusi dove lì sicuramente dipende molto dalle persone che ci sono se sono persone malate il rischio aumenta per cui quello che è la vicinanza di persone e nello stare in luoghi chiusi chiaramente si può prevenire mettendo delle mascherine ma quelle stendere la mascherina all' aperto in tutta una serie di situazioni oggi si sa che tendenzialmente inutile. Soprattutto perché le persone manipolano la loro mascherina in malo modo e può diventare addirittura fonte di infezione può diventare anche una una irritabilità aumentare l' irritabilità delle vie aeree che sono sollecitate da quello che sono magari spore batteri che si producono sulle mascherine perché la gente magari le prende le mette in tasca le usa le usa e questo non funziona. E' chiaro l' hanno già detto tutti le mascherine non si possono usare così e se prendiamo per esempio nella mia petizione e la documentazione che ho allegato se prendiamo le curve dei paesi che hanno obbligato le mascherine con i paesi che non l' hanno obbligata Norvegia Svezia Danimarca si vede che queste ultime tre non hanno avuto la salita così elevata come i paesi che l' hanno obbligata perché io penso probabilmente. Perché c' è un mal diciamo così una falsa sicurezza di difesa e soprattutto una manipolazione sbagliata che può aumentare ancora di più il contagio con quello che sono i contatti delle mascherine le mani le persone gli oggetti che tocchiamo supermercato magari tocchiamo tutta una serie di cose non ci accorgiamo e poi mettiamo la mano negli occhi perché la mascherina da fastidio allora. Averla sul naso la tocchi la ritocchi questo secondo me il problema principale che viene molto sottovalutato e secondo me anche l' origine di queste esplosioni di casi molto più gravi rispetto alla prima ondata di marzo. Questo spiegherebbe come mai alcuni giovani allievi apprendisti ma anche commesse farmaciste hanno riferito di sviluppare sintomi asmici. Da quando vige l' obbligo della mascherina quindi è possibile e per ovviare a questo disturbo bisognerebbe utilizzare la mascherina in una maniera corretta oppure non utilizzarla. È chiaro che oggi abbiamo delle leggi non è possiamo discutere più di tanto quindi o meglio sono tanto delle leggi sono delle ordinanze però se ci viene dato un obbligo è un obbligo però bisogna sempre valutare come ha detto l' aspetto della manipolazione. L' aspetto della falsa sicurezza e poi l' aspetto dell' irritazione delle nostre vie aeree per quello che sono i diciamo così il continuare a respirare in un ambiente ricco di CO2 e ci sono dei test molto semplici sono già circolati semplicemente su YouTube diverse volte con i sensori si è visto che dietro una mascherina dopo due o tre minuti è aumentato circa di 20 volte. La quantità di CO2 è vero che per tenerla per qualche minuto non dà fastidio ma se la devi tenere per ore la quantità di CO2 influenza la tua diciamo così la tua respirazione. Faccio sempre l' esempio una persona che ha un' iperventilazione quindi per ansia panico cosa gli si fa fare si prende un sacchettino di plastica di solito chiuso ermeticamente in modo che non c' è scambio di aria si respira dentro lì. In un attimo. Si crea un ambiente saturo di CO2 che permette di quietare la sua respirazione sostanzialmente succede questo in un' aria ricca di CO2 viene frenata la ventilazione e questo ha comunque un influsso perché questa CO2 poi aumenta anche nel sangue è chiaro che ci vogliono diverse decine di minuti anche un oro due ma se poi dopo la tieni questa CO2 elevata irrita anche quello che sono una serie di nostri sensori che abbiamo. Nel corpo non ci abbiamo solo i sensori a ossigeno abbiamo anche i sensori a CO2 e quando cominciamo a respirare un' aria ricca di CO2 entriamo in uno stress e anche il nostro cervello può avere una serie di fastidi e tante persone possono avere per esempio mal di testa possono avere stanchezza rallentamento e questo è qualcosa che può danneggiare le persone. Ci sono anche delle situazioni di insegnanti che si trovano a vivere tra l' incudine e il martello proprio a proposito della mascherina per esempio un docente di educazione fisica da un lato vorrebbe seguire scrupolosamente il programma e dall' altro contemporaneamente deve applicare le rigide richieste del departamento per cui chiede degli sforzi aerobici con la mascherina dei ragazzi di 13 14 anni per esempio una corsa di 10 12 minuti. Oppure fare lo step per 5 6 minuti di fila questo chiaramente causa affanno spaventa gli allievi e crea anche problemi etici al docente. Come commenta questa situazione? Queste sono delle esasperazioni secondo me non è assolutamente giusto far fare attività fisica con una mascherina. Il corpo ha bisogno di ossigeno è vero che ci sono studi che hanno dimostrato che non c' è. Defici di ossigenazione però c' è un disagio per una persona se deve respirare con una mascherina sul viso poi è vero che molto probabilmente non ci sono sicuri danni da fare attività fisica con la mascherina però non si sa mai c' è qualcuno che è fragile c' è qualcuno che ha problemi di diciamo così di paure come la claustrofobia. Questi ragazzi possono. Stare male come può capitare che possono avere delle brevi sincopi quindi cadere e farsi anche male a dipendenza di cosa si sta facendo durante l' ora di attività fisica se è solo una corsa cadi per terra ma se stai facendo qualcosa altro con degli attrezzi puoi farti anche male. Chi è che si prende la responsabilità per questo? Quindi credo che soprattutto per quello che è il basso rischio. Di gravità di malattia per i giovani non capisco perché si obbligano i ragazzi a dover tenere la mascherina quindi soprattutto in una situazione di attività fisica quindi se si vuole evitare assolutamente per ordinanze quello che è il contatto di allievi soprattutto quando magari anche la respirazione aumentata che può anche espandersi più facilmente il virus allora non fate più attività fisica. Ma obbliga l' educazione fisica ma obbligare i ragazzi a fare attività fisica con la mascherina secondo me non è non è non è giusto è sbagliato e può in alcuni magari anche rari casi essere davvero controproducente. Oltre a questi problemi fisici la mascherina si sa che crea anche dei problemi psicologici nei paesi arabi si dice che le mamme che sono obbligate a portare il velo nascondendo. Sorrisi ai loro figli la percentuale di bambini autistici è molto superiore rispetto alla media l' utilizzo della mascherina avrà conseguenze simili con i nostri bambini lei ha delle informazioni in merito. Difficile dire è chiaro che tutto questo questa situazione pandemica come è stata vissuta nella primavera scorsa come la si vive oggi i lockdown le informazioni. Che arrivano anche ai bambini e ragazzi è certo che lascerà una traccia al di là solo della mascherina ma di quello che è il contatto sociale quello che è la relazione sociale ci sono studi del mese di maggio giugno fatti il gaslini che avevo letto di Genova che ha mostrato che durante il lockdown i bambini avevano avuto delle regressioni delle loro capacità cognitive. E quindi bisogna fare molta attenzione. Di come si comunica con i bambini tutto questo lascerà delle tracce poi è vero che il bambino può facilmente dimenticarsi però magari quei ragazzi adolescenti vengono comunque influenzati da queste misure di contatto di riduzione di contatti sociali di relazioni di mascherine. E lì sarà molto più. Marcante l' influenza di questo condizionamento e soprattutto in questi ragazzi che a quest' età hanno normalmente una ribellione sociale una ribellione un po i genitori fa parte dell' adolescenza e questi ragazzi vengono privati per cui questi aspetti sa che influenzeranno anche la loro psiche la loro reazione il loro futuro. Difficile dare dei numeri difficile fare degli studi però comprendendo come funziona la nostra psiche si sa che questo condizionerà la vita di questi di questi bambini di questi ragazzi e dopo dipende sempre anche come i bambini ricevono anche dei propri genitori dei sostegni o delle paure su questo. Quindi se tutto attorno alla società è in uno stress vive in una paura i genitori vivono una paura. La scuola è stata chiusa o tutta una serie di misure in cui ti obbligano a mettere mascherina tutto questo ti resterà dentro e quindi vedremo cosa succederà. Io sono preoccupato perché sta passando quello che il non contatto lo stare alla distanza poche relazioni mascherina influenzerà la gente anche negli anni futuri. Bisogna vedere cosa succederà questo virus sparirà diventerà un po come il virus dell' influenza i vaccini sono realmente quello che è quello che serve per estinguere questo covid oppure dovremo far usare un vaccino per i più deboli ogni anno come quello dell' influenza perché il virus ha tante mutazioni quindi tornerà costantemente non lo si sa ancora. Io credo solamente. Che bisogna essere più attenti a puntare la comunicazione in altre direzioni e non solo su quello che è il rischio virus il rischio malattie rischio della morte ma favorire quello che è il rafforzamento della psiche e del sistema immunitario l' unica strada che permette di quietare quello che è la situazione allarmistica che è stata creata. Ecco sembra quindi molto difficile prendere delle decisioni in questi frangenti e nessuno invidia la posizione dei nostri politici e di nessun politico se lei avesse la facoltà di scegliere per la comunità che genere di misure suggerirebbe di adottare e perché riguardo il vaccino qual è il suo punto di vista. Allora anche questa è una cosa molto complessa. Io ho cercato di esprimere. La trovate online dal 21 di dicembre sui miei social creerò nei prossimi giorni una petizione online dove la gente può visionare tutto questo tutto quanto ho scritto il governo anche con la solidità di studi scientifici come si può cambiare. Allora io l' ho evidenziato in alcuni punti. Sicuramente le autorità devono iniziare a parlare in modo diverso alle persone non si può più arrivare in tv e dire che siamo in guerra non si può più arrivare in tv a parlare solo di numeri non si può più fare solo una medicina difensiva che chiaramente è necessaria il distanziamento ci può stare deve essere una delle situazioni. Su cui si. Si continua un po' a puntare però bisogna mettere anche soprattutto la responsabilità dell' individuo se io sono malato responsabilmente me ne sto a casa mi curo se sono sano ma perché non perché devo devo devo stare distante dagli altri non sono infettivo questo concetto asintomatico è sbagliato ed è uscito anche sui media recentissimamente anche dei giornali italiani hanno riportato che il concetto asintomatico non è più reale. Quindi anche i mass media. Lo stanno dicendo ma questo lo si sa già da alcuni mesi queste cose vanno dette anche da noi questo può cambiare l' atteggiamento su alcune cose quindi le persone malate devono essere curate se ne devono stare a casa giustamente non devono andare al lavoro e poi qualcuno deve provvedere a loro soprattutto se sono fragili se sono giovani passa più o meno come un' influenza ci si cura con dei metodi che possono essere naturali che se possono essere semplicemente riportati. La questione passa così tutti i miei pazienti nessuno mai avuto complicazioni e ho anche dei pazienti anziani con cui sì magari è capitato che ho dovuto mettere degli antibiotici ma attraverso la relazione attraverso quello che è il dare fiducia dare dei metodi per curarsi che siano sicure e soprattutto che il medico di sicurezza al paziente tutto questo funziona serve relazione serve fiducia per curare questa malattia. E non tampone il tampone non serve a nulla non serve mettere questa etichetta soprattutto in ambiente comunitario ambulatoriale quello che io ho detto fare i tamponi per dire che hai o non hai un covid serve a nulla anzi può anche oggi drammatizzare la situazione per certe persone fragili che ne hanno paura le persone devono essere semplicemente curate dai propri medici e smettere questa cosa. Forse il tampone perché è inutile per curare è un solo un' etichetta poi eventualmente in una situazione di gravità deve essere magari l' ospedale che fa un test per capire se c' è un covid se c' è una polmonite se ci sono anche altri batteri che possono anche esserci durante l' inverno io ho avuto un paziente che ha fatto una polmonite di legionella sostanzialmente questa questa persona è finita in cure intensive ha avuto anche un rischio di malattia. Ha avuto un rischio per la sua vita e non era il covid per cui questa cosa deve essere gestita secondo me dagli ospedali anche perché se analizziamo i nostri dati di numero di contagio siamo arrivati al picco della seconda ondata in Ticino avevamo circa 400 450 persone infettate al giorno su 350 mila abitanti quindi circa 1 su 750 1 su 800. Questo numero è il peggiore a livello mondiale se prendiamo la statistica al picco dell' Italia degli Stati Uniti hanno valori di 1 su 1000 1 1500 1 su 2000 qui in Ticino in Svizzera abbiamo avuto 1 su 800 allora uno può dire ma che cosa abbiamo fatto che politica sanitaria di merda abbiamo fatto cosa abbiamo sbagliato. La questione è che penso che abbiamo fatto una una politica sanitaria molto. Molto attenta e proprio perché siamo stati così attenti abbiamo fatto così tanto abbiamo una medicina di prossimità così facile fruibile abbiamo disponibilità finanziarie elevate abbiamo fatto veramente tanto e quindi accorgetevi che più facciamo più mettiamo etichette più facciamo tutto questo più abbiamo numeri elevati e quindi abbiamo dei numeri. Che sono peggiori a livello mondiale ma non perché abbiamo avuto una politica sanitaria maldestra anzi tutto questo meccanismo di trek and tracing che è diventato quasi insopportabile tutto questo meccanismo di tamponi che vengono fatti in comunità ma anche negli ospedali continuamente ai propri dipendenti stanno stressando enormemente le persone abbiamo numeri. Che sono esplosi. Però se guardiamo ecco tutto questo dobbiamo un attimo chiederci se è stato giusto questa quantità di casi e anche corre collegata all' obbligatorietà delle mascherine forse agli errori di manipolazione alle false sicurezze perché altri paesi che non hanno questo obbligo hanno avuto curve molto più basse molto più blande e quindi queste cose che ho scritto dovrebbero fare un attimo riflettere. I nostri. Politici di provare a cambiare certe cose e soprattutto la comunicazione per rafforzare le persone in un' altra maniera con le misure per esempio della prevenzione con la vitamina D per esempio in Inghilterra è entrata anche una prassi di dare la vitamina D alle persone più fragili gratuitamente come proposta parlamentare potremmo stimolare i medici a misurare. E soprattutto le persone più fragili anziane il loro tasso di vitamina D e sostituirlo rapidamente potremmo sostanzialmente cambiare le procedure con cui si sostengono le persone con dei modelli di cura rapidi dove si usano sì le vitamine dove si usano degli antinfiammatori dove si usa per le persone più fragile a livello respiratorio subito del cortisone con un antibiotico quindi dare delle procedure di cura chiare rapide efficaci. Da mettere in atto subito senza neanche fare il tampone e questo secondo me può essere la via d' uscita. Bene ringraziamo tantissimo il dottor Ostinelli per questo importante contributo e lo ringraziamo anche per tutto l' impegno a favore della comunità per il suo coraggio di esporsi e per il tempo che ci ha dedicato grazie mille e tanti successi per il suo lavoro e per questa sua missione che sta portando. Grazie.

di Roberto Ostinelli

Fonti/link: https://youtu.be/kReo95PEeXs