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Il 98 % di correlazione tra vaccinazioni Covid e eccesso di mortalità
I massicci effetti collaterali, le conseguenze a lungo termine e i decessi dovuti alle vaccinazioni Covid 19 non vengono ancora tematizzati dall'industria farmaceutica, dai politici e dai principali media. E nemmeno il fatto che i lotti di vaccino non abbiano tutti la stessa qualità. Gli scienziati hanno ora dimostrato un legame tra l'aumento anomalo dei decessi e il numero di vaccinazioni somministrate.
Il Prof. Dr. Kuhbandner, tra l'altro esperto di metodi statistici, ha scoperto una correlazione molto grande tra le vaccinazioni Covid e l'eccesso di mortalità...
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L'industria farmaceutica, i politici e i principali media continuano a trascurare gli enormi effetti collaterali, le conseguenze a lungo termine e i decessi causati dalle vaccinazioni Covid 19. Eppure, a intervalli sempre più brevi, giungono all'attenzione del pubblico informazioni veementemente sottaciute ma spaventose e scioccanti. Per esempio, il fatto inquietante che i lotti di vaccini che arrivano sul mercato non sono affatto di qualità uniforme e innocua. Al contrario, circa il 5% dei vaccini causano effetti collaterali gravi e decessi a causa della loro particolare composizione, così che l'intera campagna di vaccinazione Covid 19 è un gioco d'azzardo ad alto rischio.
Questa roulette russa della vaccinazione Covid si riflette ora anche nel massiccio aumento delle malattie dopo le campagne di vaccinazione, ad esempio nell'esercito americano. Tra i soldati prevalentemente giovani, il numero di diagnosi di cancro è aumentato del 200% solo nei primi 11 mesi del 2021. Gli aborti spontanei sono aumentati di circa il 300% e nel caso di problemi neurologici, che possono tra l'altro colpire anche i piloti, c'è stato addirittura un aumento del 1.000%. Ma non è tutto: gli scienziati sono ora riusciti a stabilire una correlazione tra l'aumento anomalo dei decessi e il numero di vaccinazioni somministrate.
Questa connessione non è ovvia a prima vista, poiché le persone vaccinate sono ancora considerate non vaccinate nei primi 14 giorni dopo la loro vaccinazione. I decessi dovuti alla vaccinazione sono quindi erroneamente inclusi nelle statistiche per i non vaccinati entro questi 14 giorni. Il Prof. Dr. Kuhbandner ha esaminato i decessi nel periodo di due settimane dopo la vaccinazione e riferisce che l'aumento di decessi cresca di pari passo con l'aumento di vaccinazioni, cioè del 98%!
Questo porta solo alla logica conclusione che, da un punto di vista medico, legale ed etico, tutte le vaccinazioni Covid devono essere fermate immediatamente, e deve essere finalmente avviata un'indagine pubblica da parte di scienziati indipendenti. Il seguente breve video illustra molto chiaramente questi fatti.
Non c'è mai stata una campagna di vaccinazione di massa in Germania come negli ultimi 13 mesi. Finora sono state somministrate più di 130 milioni di dosi di vaccini COVID. Qui il termine "vaccino" è fuorviante, dato che si tratta di un principio completamente nuovo in cui viene iniettata solo l'informazione genetica, mentre l'effettivo ingrediente attivo - le proteine spike dei virus SARS-CoV-2 - vengono prodotte solo nel corpo delle persone. Soprattutto con la nuova variante Omicron è mostrato chiaramente che manca completamente un'altra caratteristica dei vaccini tradizionali: l'efficacia. I vaccinati non sono protetti contro le infezioni e possono anche trasmettere i virus.
Tuttavia, la questione che si pone qui, è la sicurezza di queste cosiddette "vaccinazioni", per la cui verifica è responsabile l'Istituto Paul Ehrlich. Secondo l'ultimo rapporto disponibile sulla sicurezza, finora sono stati segnalati all'autorità più di 113.000 casi sospetti di effetti collaterali in relazione a questo vaccino, compresi quasi 2.000 decessi.
Il presidente dell'Istituto, Klaus Cichutek, ha spiegato che questi decessi solitamente non sono legati ai vaccini Covid. Per verificare se i vaccini comportano un aumento del rischio di morte, l'Istituto usa una cosiddetta analisi "osservato-contro-atteso". Ovvero, confronta i decessi riportati con il numero dei decessi statisticamente attesi nel gruppo dei vaccinati. Secondo l'autorità, questo calcolo non indica un aumento generale della mortalità dopo la vaccinazione COVID. Scientificamente, questo metodo di verifica è estremamente discutibile per il fatto che solo una frazione di decessi post-vaccinali vengono considerati casi sospetti di danni da vaccino e denunciati alle autorità. Specialmente se erano persone anziane con condizioni preesistenti.
Anche in altri paesi ci sono state simili prese di posizione tranquillizzanti.
Un gruppo di stimati statistici dell'Università di Londra ha notato qualcosa di molto particolare analizzando i dati inglesi: La curva arancione indica la cosiddetta mortalità per tutte le cause, cioè il tasso di mortalità totale nel gruppo della popolazione vaccinata. La curva blu mostra il tasso di mortalità tra i non vaccinati nei diversi gruppi di età. Il picco del rischio di mortalità coincide in modo abbastanza preciso con il periodo delle vaccinazioni. Le campagne di vaccinazione in Inghilterra sono iniziate all'inizio del 2021. Inizialmente, sono stati vaccinati soprattutto gli ultraottantenni. In questa fascia d'età, la curva di mortalità dei non vaccinati ha un picco alla fine di gennaio. I settantenni sono stati vaccinati in media un mese dopo - e i decessi mostrano il picco alla fine di febbraio. Infine, a marzo è il turno dei sessantenni - e anche qui il rischio di mortalità dei non vaccinati sale in parallelo. Un effetto completamente assurdo! Perché le campagne di vaccinazione COVID dovrebbero avere un effetto sul rischio di mortalità dei non vaccinati?
Gli scienziati si sono stupiti quando hanno notato che le persone vengono dichiarate "vaccinate" solo se la loro vaccinazione è avvenuta almeno 14 giorni prima. I decessi entro due settimane dalla vaccinazione sono stati quindi attribuiti ai non vaccinati.
La spiegazione più probabile per lo strano effetto è la sistematica errata attribuzione delle morti dalla categoria dei vaccinati a quella dei non vaccinati. Secondo gli scienziati inglesi ne risulta che i vaccini non riducano la mortalità complessiva, ma piuttosto portino ad un suo reale aumento poco dopo la vaccinazione.
Lo scienziato bavarese Christof Kuhbandner è un professore di psicologia all'Università di Ratisbona e un esperto comprovato di metodi statistici. Quando ha letto lo studio inglese, ha deciso di verificare se ci fosse un effetto simile in Germania. Poiché l'assegnazione di "vaccinati" e "non vaccinati" è inaffidabile in Germania almeno quanto lo è in Inghilterra, Kuhbandner ha deciso di usare due serie di dati semplici ma statisticamente inequivocabili per la sua analisi: le cifre di decessi dell'Ufficio Federale di Statistica e le cifre delle vaccinazioni giornaliere in Germania pubblicate dall'Istituto Robert Koch.
La curva rossa mostra i decessi nel 2021, che calano bruscamente all'inizio dell'anno dopo il picco dell'ondata di infezioni invernali. Tuttavia, quando iniziano le prime vaccinazioni, la tendenza si inverte e la curva di decessi sale parallelamente alle vaccinazioni in un breve intervallo di tempo. Lo stesso effetto si vede in relazione alla seconda e poi ancor più alla terza vaccinazione, le quali raggiungono il loro picco nel corso dell'estate e rispettivamente a ottobre 2021.
La curva rossa di decessi del 2021 è chiaramente superiore alla media degli anni precedenti. La valutazione per la settimana 47 mostra 4.788 morti in più. Si tratta di circa 700 decessi al giorno. Secondo l'RKI (l'Istituto Robert Koch) più della metà di questi non sono decessi per Covid. A fine novembre 2020 Markus Söder descrisse le cifre di decessi Covid con un paragone impressionante dicendo che era come se un Boeing 747 si schiantasse ogni giorno. Se i sospetti di Kuhbandner sono confermati, allora vale altrettanto per i decessi post-vaccinali.
Le aree segnate in rosso mostrano l'aumento di decessi associati al Covid nel 2021 rispetto all'anno precedente. Anche questo non mette in buona luce le vaccinazioni, se la malattia contro la quale si vaccina insorge di più anziché di meno.
Qui vediamo ora i decessi non Covid segnati in rosso. Circa da metà 2021 in poi, muoiono molte più persone per cause che non hanno niente a che fare con il Covid rispetto all'anno precedente. Ora sappiamo che la correlazione da sola non significa causalità.
Kuhbandner ha quindi applicato vari metodi statistici per valutare se esista un rapporto di causalità.
Uno di questi metodi è l'analisi individuale degli stati federati tedeschi utilizzando l'esempio delle prime vaccinazioni. Qui appaiono le peculiarità regionali per esempio nei diversi periodi di vaccinazione. Qui si tiene conto anche di singoli picchi, per esempio con le fluttuazioni della disponibilità di vaccini. Kuhbandner ha calcolato un valore di correlazione di 0,98. Un valore matematicamente più alto è difficilmente possibile, perché il massimo è 1 e denota, per esempio, la probabilità che una biro lasciata cadere, finisca a terra.
Oltre alla prima vaccinazione, anche la seconda e la terza hanno un effetto immediato sui tassi di mortalità, come mostra qui l'esempio del Saarland. Un confronto tra Israele, Germania e Austria è particolarmente impressionante. Le curve superiori mostrano l'eccesso di mortalità, le linee tratteggiate inferiori il numero di vaccinazioni di richiamo (booster).
Vediamo che in Israele, dove il picco di vaccinazioni booster è stato raggiunto già in agosto, anche la curva di decessi è salita in parallelo. Vediamo lo stesso in Austria, che ha un ritmo di vaccinazione più alto della Germania, dove anche la curva dei decessi sale di conseguenza. Christof Kuhbandner ha inviato le sue analisi alle autorità sanitarie settimane fa. L'Istituto Paul Ehrlich non ha dato nessuna risposta.
L'Istituto Robert Koch ha riferito di non avere la capacità di vagliare e valutare. Ora lo scienziato bavarese insieme a un team internazionale sta preparando una pubblicazione in una rivista scientifica. Ma una cosa del genere richiede tempo, e se i suoi sospetti sono confermati, migliaia di persone muoiono ogni giorno laddove si continua a vaccinare in Europa. Ecco perché ora sta rendendo pubblici tutti i suoi dati e le sue analisi affinché possano essere esaminati.
La situazione è allarmante e un dibattito aperto sulle possibili conseguenze negative delle vaccinazioni Covid è più urgente che mai. Continuare ora con le vaccinazioni senza un attento esame dell'eccesso di mortalità, e per di più abbinare questo con l'obbligatorietà per gli operatori sanitari o, come in Austria, per l'intera popolazione, non sarebbe solo negligente ma criminale.
02.04.2022 | www.kla.tv/22113
L'industria farmaceutica, i politici e i principali media continuano a trascurare gli enormi effetti collaterali, le conseguenze a lungo termine e i decessi causati dalle vaccinazioni Covid 19. Eppure, a intervalli sempre più brevi, giungono all'attenzione del pubblico informazioni veementemente sottaciute ma spaventose e scioccanti. Per esempio, il fatto inquietante che i lotti di vaccini che arrivano sul mercato non sono affatto di qualità uniforme e innocua. Al contrario, circa il 5% dei vaccini causano effetti collaterali gravi e decessi a causa della loro particolare composizione, così che l'intera campagna di vaccinazione Covid 19 è un gioco d'azzardo ad alto rischio. Questa roulette russa della vaccinazione Covid si riflette ora anche nel massiccio aumento delle malattie dopo le campagne di vaccinazione, ad esempio nell'esercito americano. Tra i soldati prevalentemente giovani, il numero di diagnosi di cancro è aumentato del 200% solo nei primi 11 mesi del 2021. Gli aborti spontanei sono aumentati di circa il 300% e nel caso di problemi neurologici, che possono tra l'altro colpire anche i piloti, c'è stato addirittura un aumento del 1.000%. Ma non è tutto: gli scienziati sono ora riusciti a stabilire una correlazione tra l'aumento anomalo dei decessi e il numero di vaccinazioni somministrate. Questa connessione non è ovvia a prima vista, poiché le persone vaccinate sono ancora considerate non vaccinate nei primi 14 giorni dopo la loro vaccinazione. I decessi dovuti alla vaccinazione sono quindi erroneamente inclusi nelle statistiche per i non vaccinati entro questi 14 giorni. Il Prof. Dr. Kuhbandner ha esaminato i decessi nel periodo di due settimane dopo la vaccinazione e riferisce che l'aumento di decessi cresca di pari passo con l'aumento di vaccinazioni, cioè del 98%! Questo porta solo alla logica conclusione che, da un punto di vista medico, legale ed etico, tutte le vaccinazioni Covid devono essere fermate immediatamente, e deve essere finalmente avviata un'indagine pubblica da parte di scienziati indipendenti. Il seguente breve video illustra molto chiaramente questi fatti. Non c'è mai stata una campagna di vaccinazione di massa in Germania come negli ultimi 13 mesi. Finora sono state somministrate più di 130 milioni di dosi di vaccini COVID. Qui il termine "vaccino" è fuorviante, dato che si tratta di un principio completamente nuovo in cui viene iniettata solo l'informazione genetica, mentre l'effettivo ingrediente attivo - le proteine spike dei virus SARS-CoV-2 - vengono prodotte solo nel corpo delle persone. Soprattutto con la nuova variante Omicron è mostrato chiaramente che manca completamente un'altra caratteristica dei vaccini tradizionali: l'efficacia. I vaccinati non sono protetti contro le infezioni e possono anche trasmettere i virus. Tuttavia, la questione che si pone qui, è la sicurezza di queste cosiddette "vaccinazioni", per la cui verifica è responsabile l'Istituto Paul Ehrlich. Secondo l'ultimo rapporto disponibile sulla sicurezza, finora sono stati segnalati all'autorità più di 113.000 casi sospetti di effetti collaterali in relazione a questo vaccino, compresi quasi 2.000 decessi. Il presidente dell'Istituto, Klaus Cichutek, ha spiegato che questi decessi solitamente non sono legati ai vaccini Covid. Per verificare se i vaccini comportano un aumento del rischio di morte, l'Istituto usa una cosiddetta analisi "osservato-contro-atteso". Ovvero, confronta i decessi riportati con il numero dei decessi statisticamente attesi nel gruppo dei vaccinati. Secondo l'autorità, questo calcolo non indica un aumento generale della mortalità dopo la vaccinazione COVID. Scientificamente, questo metodo di verifica è estremamente discutibile per il fatto che solo una frazione di decessi post-vaccinali vengono considerati casi sospetti di danni da vaccino e denunciati alle autorità. Specialmente se erano persone anziane con condizioni preesistenti. Anche in altri paesi ci sono state simili prese di posizione tranquillizzanti. Un gruppo di stimati statistici dell'Università di Londra ha notato qualcosa di molto particolare analizzando i dati inglesi: La curva arancione indica la cosiddetta mortalità per tutte le cause, cioè il tasso di mortalità totale nel gruppo della popolazione vaccinata. La curva blu mostra il tasso di mortalità tra i non vaccinati nei diversi gruppi di età. Il picco del rischio di mortalità coincide in modo abbastanza preciso con il periodo delle vaccinazioni. Le campagne di vaccinazione in Inghilterra sono iniziate all'inizio del 2021. Inizialmente, sono stati vaccinati soprattutto gli ultraottantenni. In questa fascia d'età, la curva di mortalità dei non vaccinati ha un picco alla fine di gennaio. I settantenni sono stati vaccinati in media un mese dopo - e i decessi mostrano il picco alla fine di febbraio. Infine, a marzo è il turno dei sessantenni - e anche qui il rischio di mortalità dei non vaccinati sale in parallelo. Un effetto completamente assurdo! Perché le campagne di vaccinazione COVID dovrebbero avere un effetto sul rischio di mortalità dei non vaccinati? Gli scienziati si sono stupiti quando hanno notato che le persone vengono dichiarate "vaccinate" solo se la loro vaccinazione è avvenuta almeno 14 giorni prima. I decessi entro due settimane dalla vaccinazione sono stati quindi attribuiti ai non vaccinati. La spiegazione più probabile per lo strano effetto è la sistematica errata attribuzione delle morti dalla categoria dei vaccinati a quella dei non vaccinati. Secondo gli scienziati inglesi ne risulta che i vaccini non riducano la mortalità complessiva, ma piuttosto portino ad un suo reale aumento poco dopo la vaccinazione. Lo scienziato bavarese Christof Kuhbandner è un professore di psicologia all'Università di Ratisbona e un esperto comprovato di metodi statistici. Quando ha letto lo studio inglese, ha deciso di verificare se ci fosse un effetto simile in Germania. Poiché l'assegnazione di "vaccinati" e "non vaccinati" è inaffidabile in Germania almeno quanto lo è in Inghilterra, Kuhbandner ha deciso di usare due serie di dati semplici ma statisticamente inequivocabili per la sua analisi: le cifre di decessi dell'Ufficio Federale di Statistica e le cifre delle vaccinazioni giornaliere in Germania pubblicate dall'Istituto Robert Koch. La curva rossa mostra i decessi nel 2021, che calano bruscamente all'inizio dell'anno dopo il picco dell'ondata di infezioni invernali. Tuttavia, quando iniziano le prime vaccinazioni, la tendenza si inverte e la curva di decessi sale parallelamente alle vaccinazioni in un breve intervallo di tempo. Lo stesso effetto si vede in relazione alla seconda e poi ancor più alla terza vaccinazione, le quali raggiungono il loro picco nel corso dell'estate e rispettivamente a ottobre 2021. La curva rossa di decessi del 2021 è chiaramente superiore alla media degli anni precedenti. La valutazione per la settimana 47 mostra 4.788 morti in più. Si tratta di circa 700 decessi al giorno. Secondo l'RKI (l'Istituto Robert Koch) più della metà di questi non sono decessi per Covid. A fine novembre 2020 Markus Söder descrisse le cifre di decessi Covid con un paragone impressionante dicendo che era come se un Boeing 747 si schiantasse ogni giorno. Se i sospetti di Kuhbandner sono confermati, allora vale altrettanto per i decessi post-vaccinali. Le aree segnate in rosso mostrano l'aumento di decessi associati al Covid nel 2021 rispetto all'anno precedente. Anche questo non mette in buona luce le vaccinazioni, se la malattia contro la quale si vaccina insorge di più anziché di meno. Qui vediamo ora i decessi non Covid segnati in rosso. Circa da metà 2021 in poi, muoiono molte più persone per cause che non hanno niente a che fare con il Covid rispetto all'anno precedente. Ora sappiamo che la correlazione da sola non significa causalità. Kuhbandner ha quindi applicato vari metodi statistici per valutare se esista un rapporto di causalità. Uno di questi metodi è l'analisi individuale degli stati federati tedeschi utilizzando l'esempio delle prime vaccinazioni. Qui appaiono le peculiarità regionali per esempio nei diversi periodi di vaccinazione. Qui si tiene conto anche di singoli picchi, per esempio con le fluttuazioni della disponibilità di vaccini. Kuhbandner ha calcolato un valore di correlazione di 0,98. Un valore matematicamente più alto è difficilmente possibile, perché il massimo è 1 e denota, per esempio, la probabilità che una biro lasciata cadere, finisca a terra. Oltre alla prima vaccinazione, anche la seconda e la terza hanno un effetto immediato sui tassi di mortalità, come mostra qui l'esempio del Saarland. Un confronto tra Israele, Germania e Austria è particolarmente impressionante. Le curve superiori mostrano l'eccesso di mortalità, le linee tratteggiate inferiori il numero di vaccinazioni di richiamo (booster). Vediamo che in Israele, dove il picco di vaccinazioni booster è stato raggiunto già in agosto, anche la curva di decessi è salita in parallelo. Vediamo lo stesso in Austria, che ha un ritmo di vaccinazione più alto della Germania, dove anche la curva dei decessi sale di conseguenza. Christof Kuhbandner ha inviato le sue analisi alle autorità sanitarie settimane fa. L'Istituto Paul Ehrlich non ha dato nessuna risposta. L'Istituto Robert Koch ha riferito di non avere la capacità di vagliare e valutare. Ora lo scienziato bavarese insieme a un team internazionale sta preparando una pubblicazione in una rivista scientifica. Ma una cosa del genere richiede tempo, e se i suoi sospetti sono confermati, migliaia di persone muoiono ogni giorno laddove si continua a vaccinare in Europa. Ecco perché ora sta rendendo pubblici tutti i suoi dati e le sue analisi affinché possano essere esaminati. La situazione è allarmante e un dibattito aperto sulle possibili conseguenze negative delle vaccinazioni Covid è più urgente che mai. Continuare ora con le vaccinazioni senza un attento esame dell'eccesso di mortalità, e per di più abbinare questo con l'obbligatorietà per gli operatori sanitari o, come in Austria, per l'intera popolazione, non sarebbe solo negligente ma criminale.
di nis.
Database militare americano DMED: https://tkp.at/2022/01/26/massive-steigerung-von-erkrankungen-als-folge-der-impfkampagne-beim-us-militaer/
Prof. Kuhbandner: https://odysee.com/@NUMBERS:9/NUMBERS-10_final:3