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Oggi riferiamo su uno straordinario annuncio di vittoria della città italiana di Riace, ovvero la sua particolare gestione di centinaia di profughi. In tanti paesi europei ai profughi non è permesso lavorare. Invece Riace, con i suoi 1800 abitanti e situata nell’estremo sud Italia, già anni fa ha dimostrato dei rapporti alternativi con i rifugiati. Inizialmente i cittadini hanno messo a posto le case disabitate assieme ai rifugiati per farceli abitare. In questo i fuggitivi lavorarono – secondo il sindaco Domenico Lucano – tranquillamente fianco a fianco con gli indigeni di Riace: cosa totalmente contrastante rispetto agli altri centri per profughi in Italia, dove i fuggitivi verrebbero trattati male. A Riace i profughi non solo hanno ripopolato il villaggio, ma l’hanno portato anche ad una risalita economica. Le panetterie e i fruttivendoli vanno di nuovo alla grande, la scuola è stata riaperta e le aziende artigianali sono ravvivate. In più sono stati offerti dei corsi per vasai, per tessitori e d’italiano. Nel frattempo anche il turismo ha cominciato ad interessarsi di Riace. Ora i turisti possono trascorrere le vacanze in ulteriori case restaurate dai fuggitivi, il che giova alla cassa comunale. Ciò mostra che il “dividi e impera” fomentato dai globalisti è realmente superabile. Stimati spettatori, come potete vedere dall’esemplare esempio di Riace, il “dividi ed impera” aizzato dai globalisti può essere realmente superato. Complimenti a Riace!
Testo della trasmissione
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15.12.2015 | www.kla.tv/7316
Oggi riferiamo su uno straordinario annuncio di vittoria della città italiana di Riace, ovvero la sua particolare gestione di centinaia di profughi. In tanti paesi europei ai profughi non è permesso lavorare. Invece Riace, con i suoi 1800 abitanti e situata nell’estremo sud Italia, già anni fa ha dimostrato dei rapporti alternativi con i rifugiati. Inizialmente i cittadini hanno messo a posto le case disabitate assieme ai rifugiati per farceli abitare. In questo i fuggitivi lavorarono – secondo il sindaco Domenico Lucano – tranquillamente fianco a fianco con gli indigeni di Riace: cosa totalmente contrastante rispetto agli altri centri per profughi in Italia, dove i fuggitivi verrebbero trattati male. A Riace i profughi non solo hanno ripopolato il villaggio, ma l’hanno portato anche ad una risalita economica. Le panetterie e i fruttivendoli vanno di nuovo alla grande, la scuola è stata riaperta e le aziende artigianali sono ravvivate. In più sono stati offerti dei corsi per vasai, per tessitori e d’italiano. Nel frattempo anche il turismo ha cominciato ad interessarsi di Riace. Ora i turisti possono trascorrere le vacanze in ulteriori case restaurate dai fuggitivi, il che giova alla cassa comunale. Ciò mostra che il “dividi e impera” fomentato dai globalisti è realmente superabile. Stimati spettatori, come potete vedere dall’esemplare esempio di Riace, il “dividi ed impera” aizzato dai globalisti può essere realmente superato. Complimenti a Riace!
di ea.
http://www.krone.at/Welt/Staedtchen_in_Italien_integriert_Migranten_aeusserst_erfolgreich-Fluechtlingsparadies-Story-271467
http://fm4.orf.at/stories/1702485
http://www.srf.ch/news/international/die-eu-hat-das-fluechtlingsproblem-nicht-im-griff