Il "Grande Reset" - una mossa dell'élite finanziaria?

Dal 25 gennaio si svolge la riunione virtuale del World Economic Forum, sotto il titolo "The Great Reset". L'obiettivo è quello di portare un cambiamento di sistema nell'economia globale come via d'uscita dalla crisi del Coronavirus. Nel processo, più di 100 miliardari stanno discutendo "l'avanzamento di un nuovo contratto sociale" e "il consumo per un futuro sostenibile" insieme a dirigenti di alto livello. Ma questo "Grande Reset" è davvero per il bene del popolo, o è una mossa ben congegnata dall'élite finanziaria? [continua...]

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Lobbismo e intrecci

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22.02.2021 | www.kla.tv/18141

Il mondo è cambiato in modo storico da quando è scoppiato il Covid-19. Il duro lockdown diverse volte imposto ha innescato la peggiore recessione economica dei tempi moderni, che nel frattempo ha costato il lavoro a milioni di persone. Mai prima gli Stati e le loro banche centrali hanno mobilitato somme di denaro così grandi come sulla scia della crisi del Nuovo Coronavirus. A livello nazionale parliamo di miliardi, ma a livello internazionale già di trilioni (BCE, Banca Centrale Europea = 1,5 trilioni, USA = 3,7 trilioni, a livello mondiale 11,7 trilioni di dollari statunitensi) di debiti, il cui rimborso non sarà possibile nemmeno nei prossimi 100 anni e che portano al totale sovra-indebitamento della stragrande maggioranza dei paesi! Tuttavia, secondo il rinomato economista Prof. Eberhard Hamer, queste immense somme non confluiscono realmente nell'economia, ma vengono utilizzate per il consumo, come le indennità per il lavoro ridotto, e per l'arricchimento delle grandi imprese. Il risultato è un processo storico di concentrazione di ricchezza e potere. Per esempio, tra agosto e novembre 2020, la ricchezza dei dodici miliardari più ricchi statunitensi è cresciuta di mille miliardi, mentre allo stesso tempo milioni di persone nei paesi industriali sono finite in difficoltà finanziarie. La situazione è ancora peggiore nei paesi emergenti, dove il reddito di 1,6 miliardi di persone impiegate senza contratto è crollato del 60%, e in Africa e America Latina addirittura dell'80%. Siamo quindi di fronte a un disastro umanitario e finanziario di proporzioni inimmaginabili. Per questo a metà del 2020, Klaus Schwab, il fondatore del World Economic Forum (WEF), ha annunciato la necessità di un "Grande Reset". Quindi il WEF vuole sfruttare la pandemia come opportunità ideale per migliorare fondamentalmente il mondo. Secondo il WEF, questo richiede un nuovo contratto sociale, con al centro la dignità umana e la giustizia sociale. Almeno questo è quanto dichiarato ufficialmente. In realtà vi si nasconde dietro una trasformazione completa della nostra società. La digitalizzazione totale combinata all'intelligenza artificiale dovrebbe rendere superflui milioni di posti di lavoro e permettere una sorveglianza completa dell'umanità. La popolazione dovrebbe ricevere un reddito di base universale e i suoi debiti verrebbero cancellati in cambio della consegna del proprio patrimonio alle istituzioni finanziarie. Tutto ciò di cui la gente necessiterà, potrà in futuro solo ancora essere affittato, con la prescrizione del "consumo sostenibile" per "salvare il pianeta". Per poter classificare questo piano con apparenza futuristica, vale la pena esaminare attentamente il WEF: Il WEF è stato fondato nel 1971 da Klaus Schwab e dal 2015 è stato riconosciuto come organizzazione internazionale con status di osservatore presso le Nazioni Unite. Il suo nucleo di membri è costituito dalle 1000 più grandi complessi del mondo. Inoltre, il WEF è strettamente associato a think tank globali, organizzazioni internazionali come il FMI (Fondo Monetario Internazionale) e la Banca Mondiale, molti leader politici e anche il principe Carlo, l'erede al trono britannico. Questi leader sono, per esempio, il presidente della Francia, Emmanuel Macron, e il primo ministro del Belgio, Alexander De Croo. Il presidente americano Joe Biden, il primo ministro canadese Justin Trudeau e il primo ministro britannico Boris Johnson sono anche molto vicini al WEF. La portata dell'interconnessione (intrecciamenti) del WEF è vividamente dimostrata dagli incontri annuali a Davos o dalla "Davos Agenda Week" di fine gennaio 2021, convocata per il "Grande Reset". A questi incontri partecipano quasi tutti i leader di politica, economia, finanza e organizzazioni internazionali. Questo stretto collegamento rende il WEF un'organizzazione estremamente potente i cui piani e obiettivi devono essere presi più che seriamente. Curiosamente, il fondatore del WEF Klaus Schwab è un membro del Gruppo Bilderberg e nel Consiglio di amministrazione, cioè l'organo di controllo del WEF, ci sono Larry Fink e David Rubenstein, due membri della Commissione Trilaterale. Così, il WEF è diretto e controllato da membri di due potenti think tank fondati dall'élite finanziaria globale come Rothschild e Rockefeller. Sulla base di queste connessioni, potrebbe bene essere che dietro le ampie misure di contenimento del Covid-19 ci siano motivi molto diversi dalla presunta preoccupazione per la salute della popolazione. Piuttosto, cresce il sospetto che il previsto "Grande Reset" non sia altro che una mossa dell'élite finanziaria per ricostruire il mondo dalle fondamenta secondo le loro idee nel caos della pandemia del Coronavirus e spianare la strada a una dittatura digitale. Sotto la copertura di promesse armoniche, la popolazione mondiale sarà ingannata per accettare il "Grande Reset". Tuttavia, questo non creererà necessariamente un mondo migliore, ma un mondo in cui nessuno possiederà più nulla, in cui tutti saranno completamente sorvegliati e anche completamente dipendenti e quindi controllabili. Questa drammatica e attualmente più grande ribalta dei tempi moderni, dovrebbe quindi essere intesa come una sfida per tutti noi. Questi piani dell'élite finanziaria possono solo essere rovesciati, se ora riusciamo ad illuminare un gran numero di persone ignare sui veri obiettivi dietro al "Grande Reset". Quindi, parlate con i vostri conoscenti e amici di questi nessi e diffondete questa trasmissione su tutte le reti sociali. "Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è una grande crisi, e le nazioni accetteranno il Nuovo Ordine Mondiale." David Rockefeller, banchiere mondiale, Bilderberger e cofondatore della Commissione Trilaterale

di hag.