Questo sito web fa uso di cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando i nostri servizi l'utente accetta che inseriamo dei cookie. I vostri dati sono al sicuro con noi. Non trasmettiamo le vostre analisi o i vostri dati di contatto a terzi! Per ulteriori informazioni può consultare la nostra informativa sulla protezione dei dati.
Gli psicofarmaci provocano le malattie che dovrebbero curare
Peter Gøtzsche disse: “Gli psicofarmaci non eliminano squilibri chimici, bensì li provocano. Se li si prende per più di qualche settimana, provocano la malattia che dovrebbero curare."[continua...]
Lizenz: Licenza "Creative Commons" con menzione del nome
Lo scrittore britannico Aldous Huxley disse:
“Negli ultimi decenni la ricerca medica ha fatto dei progressi talmente enormi che oggi quasi non esistono più delle persone sane.”
Il caso degli psicofarmaci dimostra che Aldous Huxley non abbia tutti i torti. Negli ultimi dieci anni il loro uso è aumentato drasticamente. Circa dal 1950 vengono prescritti medicamenti contro disturbi psichici. Il tutto basa sulla teoria di uno squilibrio biochimico dei neurotrasmettitori nel cervello. Ma questa teoria dello squilibrio chimico in nesso con depressioni è stata confutata già nel 1984. Uno studio di medicina del 1966 dimostra che gli psicofarmaci provochino un disturbo del metabolismo cerebrale. Di conseguenza dopo poche settimane il cervello non funziona più in modo corrispondente allo stato normale. Dopo anni di ricerca, il professore Peter Gøtzsche lo riassume così: “Gli psicofarmaci non eliminano squilibri chimici, bensì li provocano. Se li si prende per più di qualche settimana, provocano la malattia che dovrebbero curare.
Con i medicamenti da noi usati abbiamo trasformato delle malattie in passato transitorie, in disturbi cronici.”
Johann Friedrich Herbart, pedagogo e psicologo tedesco disse:
“La base dell’uomo (…) è la salute fisica. Le nature malaticce si sentono dipendenti; quelle robuste osano di volere. Perciò tener conto della salute è parte essenziale della formazione del carattere.”
“Osare di volere” significa anche difendersi ed essere responsabili di badare alla propria salute. Viviamo in un tempo in cui restare sani significa anche: Non creda più a tutto quel che dice il suo medico, all’OMS o ai media. Il garante per una società sana e responsabile è il paziente che analizza criticamente e in propria responsabilità.
Testo della trasmissione
scaricare
23.01.2021 | www.kla.tv/17979
Lo scrittore britannico Aldous Huxley disse: “Negli ultimi decenni la ricerca medica ha fatto dei progressi talmente enormi che oggi quasi non esistono più delle persone sane.” Il caso degli psicofarmaci dimostra che Aldous Huxley non abbia tutti i torti. Negli ultimi dieci anni il loro uso è aumentato drasticamente. Circa dal 1950 vengono prescritti medicamenti contro disturbi psichici. Il tutto basa sulla teoria di uno squilibrio biochimico dei neurotrasmettitori nel cervello. Ma questa teoria dello squilibrio chimico in nesso con depressioni è stata confutata già nel 1984. Uno studio di medicina del 1966 dimostra che gli psicofarmaci provochino un disturbo del metabolismo cerebrale. Di conseguenza dopo poche settimane il cervello non funziona più in modo corrispondente allo stato normale. Dopo anni di ricerca, il professore Peter Gøtzsche lo riassume così: “Gli psicofarmaci non eliminano squilibri chimici, bensì li provocano. Se li si prende per più di qualche settimana, provocano la malattia che dovrebbero curare. Con i medicamenti da noi usati abbiamo trasformato delle malattie in passato transitorie, in disturbi cronici.” Johann Friedrich Herbart, pedagogo e psicologo tedesco disse: “La base dell’uomo (…) è la salute fisica. Le nature malaticce si sentono dipendenti; quelle robuste osano di volere. Perciò tener conto della salute è parte essenziale della formazione del carattere.” “Osare di volere” significa anche difendersi ed essere responsabili di badare alla propria salute. Viviamo in un tempo in cui restare sani significa anche: Non creda più a tutto quel che dice il suo medico, all’OMS o ai media. Il garante per una società sana e responsabile è il paziente che analizza criticamente e in propria responsabilità.
di ch.
Libro di Peter C. Gøzsche: “Tödliche Medizin und organisierte Kriminalität” (“Medicina mortale e criminalità organizzata”) www.bgsp-ev.de/pdfs/Whitaker%20deutsch.pdf